L’essenza della spiritualità è la ricerca per conoscere il nostro vero sé o anima attraverso la consapevolezza della natura della coscienza ed unione con il divino.
L’architettura, insieme alle altre arti, è da tempo immemorabile uno dei mezzi più potenti per perseguire e realizzare questa ricerca e darle espressione fisico-simbolica : l’architettura sacra si riferisce a qualsiasi sistema edilizio che faciliti questo percorso verso la realizzazione del sè.
Per semplicità possiamo distinguere due tipi di architettura : quella “grande” o “aulica” e quella “povera” o “minore”.
L’architettura sacra
La prima, quella dei templi e delle cattedrali, si basa su leggi cosmiche : l’orientamento, le proporzioni geometriche e le leggi armoniche che rappresentano principi universali o il simbolismo che rispecchia la struttura del cosmo. Questi principi fanno in modo che l’edificio sacro possa parlare all’anima dell’uomo ed elevarla.
L’architettura sacra ha il fine di provocare nell’ uomo un risveglio spirituale attraverso le proporzioni e l’armonia dei vari elementi costruttivi: le misure dei templi hanno sempre avuto la finalità di rendere questi spazi simili a casse armoniche di risonanza delle energie del luogo in cui sorgono.
Infatti il primo atto per potere edificare un edificio sacro era il percepire l’energia del luogo ed assorbire queste informazioni nella costruzione. Così dal tempio alla cattedrale ogni forma geometrica sacra ha una particolare risonanza tra la psiche individuale e l’energia universale.
L’altro filone è quello della architettura minore, il cui scopo principale è quello di rispondere alle esigenze fondamentali dell’ uomo : fornire un riparo per assolvere in modo sicuro alle proprie funzioni biologiche fondamentali. La casa rientra in questo secondo filone.
La casa come tempio
Alcune tradizioni orientali dell’ abitare come il Feng Shui o il Vastu hanno portato i principi della “architettura sacra” anche negli spazi abitativi ed in tempi recenti è stata posta anche nel mondo occidentale una certa attenzione a questi aspetti.
Nel Feng Shui la casa è suddivisa in zone attraverso i trigrammi dell’ I Ching che rappresentano determinate dinamiche energetiche e psicologiche derivanti dalla tradizione taoista. Si tratta di una configurazione degli otto trigrammi in ordine circolare che costituiscono il collegamento tra il mondo archetipico e spirituale interno ed esterno dell’uomo.
Nella cultura vedica l’abitazione ha una relazione strettissima con il nostro corpo e con la nostra mente; se la medicina ayurvedica cura gli aspetti interni (corpo, mente e anima), la scienza del Vastu si occupa degli aspetti esterni con i quali l’essere vivente è in costante relazione (casa, natura, energie del cosmo). In questo sistema di architettura, l’abitazione è considerata un tempio. La casa, infatti, è chiamata Manushyalaya, che significa letteralmente “tempio umano”.
In tempi più recenti l’architetto Cristopher Day, autore del libro “La casa come luogo dell’ anima”, scrive : “Un luogo dell’anima è uno spazio progettato in funzione delle esigenze profonde di chi lo abita, stimolante, vibrante di vita ed in armonia perfetta con l’ambiente in cui è inserito”.
La casa specchio dell’anima
Ma come può una casa parlare all’anima e sostenere un percorso spirituale?
In diverse filosofie, tradizioni o psicologie la mente umana è suddivisa in una mente subconscia, mente conscia e mente supercosciente : la mente supercosciente è il nostro collegamento con le realtà superiori, è una mente intuitiva che riceve quell’ispirazione e quella comprensione che la mente cosciente o razionale non riesce a percepire.
L’abitazione, nelle tradizioni orientali di cui abbiamo parlato (Feng Shui e Vastu), agisce su un livello di energia sottile o supercosciente ed è considerata un mandala che collega il microcosmo umano al macrocosmo. Gli strumenti utilizzati da queste tradizioni sono le mappe energetiche della casa dove si riportano i centri o settori energetici.
Come il nostro corpo è legato ai sette centri energetici fondamentali, denominati Chakra, anche la casa possiede i propri centri energetici che sono in risonanza con quelli di chi la abita.
La casa diventa la rappresentazione dello stato di coscienza degli abitanti, uno specchio del sé dove possiamo imparare a interpretare ciò che vediamo, comprenderne il significato e agire su ciò che cerca di comunicare.
La consapevolezza di questo rapporto profondo tra gli spazi dove viviamo ed i nostri spazi interiori sostiene la nostra crescita personale. In questo modo l’energia della casa ci può indicare le aree della vita in cui è importante portare la nostra attenzione per nutrire il nostro sviluppo spirituale.