Il Feng Shui è un continuo flusso di energia, cioè un continuo scambio di informazioni tra l’uomo e l’ambiente attraverso l’energia vitale definita Chi o Prana dalle diverse tradizioni.
Come scrive Anna Bacchia : “Per ogni essere umano è infatti costante la possibilità di cogliere una configurazione vibratoria o qualità di informazione emergente, e di esserne consapevolmente informato e trasformato”.
Utilizzando in modo appropriato gli spazi in cui viviamo secondo le indicazioni del Feng Shui, è possibile aumentare la frequenza e l’intensità dell’esperienza di risonanza con l’energia universale : le nostre abitazioni possono diventare una “cassa armonica” che ci consente di sintonizzarci con le frequenze rigeneranti di queste energie.
Gli spazi della casa sono uno strumento molto efficace per sintonizzarsi con tali energie, sviluppare la propria intelligenza intuitiva e facilitare i momenti di “Insight”, ovvero un modo per accedere ad una conoscenza superiore che possiamo definire “supercoscienza”.
Insight è un termine inglese utilizzato in psicologia per definire il momento in cui prendiamo coscienza o ci rendiamo conto di qualcosa; che si tratti dei nostri problemi, del nostro stato d’animo, delle nostre emozioni, dei nostri pensieri, ecc. Attraverso l’insight, il soggetto capta o comprende una verità svelata. Può succedere all’improvviso, dopo un lavoro intenso, o facendo uso di tecniche apposite.
Le “informazioni” del Feng Shui che si possono inviare alla coscienza si ottengono con le attivazioni dell’ energia specifica di un determinato settore della casa identificato con la mappa Bagua. Tali informazioni emergono quasi spontaneamente alla conclusione del processo di consapevolezza dei propri spazi con il percorso di allineamento tra la persona e la casa (identificazione del settore che corrisponde ad un aspetto della personalità e la successiva consapevolezza dello spazio stesso) che abbiamo visto nei precedenti articoli.
L’informazione energetica a questo punto necessita di una manifestazione tangibile che si può concretizzare in un oggetto e nel processo che tale oggetto attiva. Naturalmente non si tratta di un oggetto qualsiasi da collocare nello spazio ma di un oggetto o evento particolarmente significativo e carico di energia che emerge dal percorso di consapevolezza.
E’ un fenomeno analogo a quella che Jung ha definito “Sincronicità” o teoria delle coincidenze significative, con la differenza che in questo caso la manifestazione esterna che corrisponde al processo psichico è ricercata e non casuale, è quindi intenzionale.
Il lavoro con la consapevolezza e l’intenzione non è esclusivo del Feng Shui. Anche altre discipline come Yoga, Qi Gong, Mindfulness utilizzano l’intenzione nei loro protocolli, ma il Feng Shui, a differenza di altre discipline, è un “ponte” tra interno ed esterno e lo spazio esterno ci ricorda e sostiene la consapevolezza interiore su cui stiamo lavorando.
L’introduzione di tali oggetti/eventi in un particolare settore della casa modifica gli schemi energetici dello spazio e di conseguenza della persona in sintonia con l’energia vitale. Non si tratta di “cure magiche” ma di un processo di integrazione e ripristino di equilibrio e ordine in cui l’apporto dell’ individuo è fondamentale. Lo spazio sostiene tale lavoro ma non si sostituisce ad esso.
Nel Metodo Abitare Naturale definiamo questa fase “attivazione energetica” dello spazio e dell’individuo. Sarà la persona, a questo punto del percorso di allineamento con il proprio spazio, a fare emergere la modalità giusta di attivazione energetica che può essere una creazione personale, un oggetto particolarmente significativo o un complemento di arredo carico di energia.